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29 novembre 2013

Fattori di rischio in pazienti con BMI elevato

Pressione, colesterolo e glucosio del sangue assieme spiegano circa la metà dell'aumentato rischio di malattia coronarica tra i soggetti con BMI elevato. Questa la conclusione di una review di 97 studi internazionali, condotta da Global Burden of Metabolic Risk Factors for Chronic Disease Collaboration (BMI Mediated Effects) e pubblicata online in The Lancet. I tre fattori di rischio spiegano anche i tre quarti dell'eccesso di rischio di stroke in pazienti sovrappeso e obesi. Dei tre fattori di rischio, la pressione sanguigna pare il più importante, seguita dalla glicemia e dal colesterolo.
 (Fonte Heartwire)

Allergie e tumori ematologici

Dati, pubblicati sul numero di dicembre di American Journal of Hematology, di uno studio prospettico di coorte (più di 66000 adulti nello stato di Washington) mostrano che donne con sensibilità verso gli allergeni aerei hanno un aumento del rischio per un cancro a  livello ematologico del 43%. Inoltre, donne con sensibilità a piante, erba e alberi hanno un aumentato rischio di sviluppare un linfoma a cellule B o disordini correlati. Negli uomini, considerati nello studio, non si è osservato un legame tra allergie e rischio di sviluppare questo tipo di tumori. L'incidenza totale di problematiche maligne ematologiche nella coorte appare, comunque, significativamente più alta negli uomini che nelle donne.
(Fonte Medscape)

Novo Nordisk inizierà un trial di Fase 2 con un GLP-1 orale

Reuters riporta che Novo Nordisk sta per iniziare uno studio clinico con una versione in compressa di una sua molecola GLP-1. Il trial di Fase 2 potrebbe iniziare la prossima settimana e arruolerà circa 600 pazienti, ha dichiarato il CEO di Novo Mads Krogsgaard Thomsen ieri a Reuters.
Una versione orale di un GLP-1, attualmente somministrati attraverso una iniezione,, consentirebbe un passo in avanti nella comodità della terapia e di conseguenza, aumenterebbe l'adesione al trattamento. L'ostacolo più importante da superare nel passaggio alla somministrazione orale è di poter assicurare l'adeguato assorbimento del farmaco. Lo studio confronterà una compressa di GLP-1 somministrata una volta al giorno verso una iniezione settimanale di semaglutide, che attualmente ha raggiunto la Fase 3 di sviluppo. Se i risultati saranno positivi, la formulazione orale potrebbe raggiungerela commercializzazione in cinque o sei anni.
(Fonte Reuters)